Seppie.
Si preparano in svariati modi; sono duttili, buone e nostrane. Cominciamo dal brodetto.
Partiamo dalle seppie, nostrane. A seguire il resto.
Ho seguito la Cucina Triestina di Maria Stelvio.
Ho fatto piccole impercettibili deviazioni, che non dirò.
Chiara ammenda per la pulizia delle seppie.
Ma ecco, come è andata.
Preparo un fondo di cottura, con olio, cipolla e aglio tritati finemente.
Dopo aver fatto imbiondire gli odori, aggiungo le seppie accuratamente preparate a pezzi (da me) che faccio “saltare” per circa 15 minuti a fiamma media. Spolverata di pepe e di coriandolo.
Adesso è l’ora della passata di pomodoro, ne va circa una bottiglia.
In cottura aggiungo il “giallo” delle seppie (a piacere); io avevo 4 seppie, e ne ho messo solo 2. Dà un gusto decisamente più forte al piatto.
Faccio sobbollire il tutto per circa un’ora, e infine bisogna salare, poco.
A piacere del peperoncino.
A parte faccio la polenta. Acqua, farina di polenta, un pò di sale e via a mescolare.
Indicativamente per 4 persone ho usato circa 1,4 kg di seppie.
Con questa quantità ne avanza sempre un pò per gli spaghetti del giorno dopo!
Accompagnato dal mio amato Anatraso è un’esperienza completa.
Buon appetito!